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Betty la fea: un messaggio da esportare nella vita quotidiana

 C'è un personaggio, nato dalla mente geniale di un uomo, che dopo aver dato vita alla bellissima e combattiva Gaviota, sfatando il mito della bella senza cervello, è tornato magistralmente ai luoghi comuni, presentandoci un personaggio che di bello, almeno all'apparenza, ha solo la sfera interiore.

Lui è Fernando Gaitàn e lei è la mitica e inarrestabile Betty, la fea!



Esiste ancora qualcuno che non ne abbia sentito parlare? Difficile, visto il successo planetario, ma possibile, perché non tutti si lasciano sedurre dalle mode del momento e per quanto possa sembrare strano, Betty ha veramente conquistato il mondo della moda, se non quello reale, almeno quello televisivo.
Brutta, mal vestita e con un cervello da lode, sbarca a Ecomoda, la società leader nel settore fashion, dopo centinaia di inutili tentativi di trovare un'occupazione.
La difficoltà a collocarsi nel mondo lavorativo non dipende dal percorso di studi, né dal voto conseguito al termine dell'università, né tanto meno dalla mancanza di un master. Betty ha tutto. I suoi genitori si sono sacrificati enormemente per permettere alla loro unica figlia di ottenere il meglio, ma nonostante ciò le porte del mondo del lavoro restano chiuse.
Il motivo? Betty non è attraente. Anzi, diciamola tutta, è proprio brutta!


Dunque, la proposta di lavorare a Ecomoda, come segretaria del presidente Armando Mendoza, non appare affatto come un improponibile ripiego, ma come un'occasione da cogliere al volo per mostrare al mondo lavorativo quanto possa essere indispensabile Beatrice Aurora Pinzòn Solano.
Soprattutto se, come accade spesso, ai vertici della società sono collocati dirigenti spesso incapaci, che "ereditano" la posizione manageriale da genitori e parenti desiderosi di non disfarsi dell'azienda di famiglia che con loro è cresciuta e ha prosperato.
Armando Mendoza non ha il pallino della finanza, a lui piacciono le donne e avere una posizione di potere lo aiuta enormemente. Così, quando capisce che la sua bruttissima segretaria è un genio della finanza e non ingelosirebbe mai la fidanzata la assume subito.
Un gran colpo di fortuna per lui che,  sottobanco con il suo migliore amico, Mario Calderòn, invece di lavorare, pensa a come conquistare l'ennesima donna apparsa all'orizzonte.

Betty è perfetta come dipendente: non ha orari, non ha ruoli precisi ed ha competenze nettamente superiori a quelle richieste per il ruolo di assistente. E poi è così evidente che è innamorata  di Armando che non farebbe mai nulla contro di lui. Purtroppo, però, l'intervento di Betty non è in grado di rimediare agli errori commessi da questi due negli ultimi tempi e alla competente segretaria non resta che assecondare la richiesta del capo che le impone di falsificare i bilanci della società, per nascondere ai soci l'andamento reale dell'azienda.
La facilità con cui Betty esegue quanto richiesto li rende audaci e Armando, sempre mal consigliato da Calderòn, decide di creare una società gemella di Ecomoda, per stornare i debiti, riversandoli su quest'ultima e per non destare sospetti decidono di affidarsi ancora una volta all'ingenua segretaria che, almeno formalmente, sarà la titolare della nuova azienda.
Il nuovo incarico è per Betty la chiara manifestazione della stima che il capo ha per lei e si impegna enormemente in questo nuovo progetto, chiedendo al suo migliore amico, Nicolas Mora, altro genio molto poco avvenente, di aiutarla nella gestione della nuova società.


Nicolas, interpretato dal bravissimo e irriconoscibile Mario Duarte, ha in comune con l'amica la genialità nel campo dei numeri e la stessa sfortuna in amore. Anche lui, come Betty non brilla certo per avvenenza e al suo pari, trova grandi difficoltà nel conseguire un lavoro. Così l'offerta dell'amica, di occuparsi di questa società di cui è lei amministratrice, gli piove come manna dall'alto e nel giro di pochi mesi la società cresce e produce, quintuplicando i guadagni.
Il grande successo di Betty non lusinga Armando, ma lo preoccupa, perché teme che Betty possa decidere di non restituirgli le azioni. Senza contare quel Nicolas Mora che più che un amico sembra il fidanzato della sua segretaria. Insieme sembrano perfetti: brutti e geniali.
La soluzione, molto poco gradita, sale alle labbra di Mario; uno di loro due deve sacrificarsi, portandosi a letto Bea. Ovviamente nessuno dei due vuole volontariamente immolarsi alla causa, ma Mario convince Armando che deve essere lui, non solo perché è lui il capo, ma anche per l'indiscutibile simpatia che la segretaria ha per lui.
Suo malgrado, Armando si sforza di corteggiare Betty e lei, incredula e felice, crede di toccare il cielo.
E qui il primo tocco geniale, quando Armando e Betty finiscono a letto insieme, con enorme disgusto di lui, che si costringe a pensare ad una modella appena arrivata in azienda, per compiere il suo dovere, scopre che Betty non è vergine!
Le donne brutte non hanno nessuno che se le porta a letto, almeno questo pensano la maggior parte degli uomini, ma come Betty insegna, si sbagliano.



E giorno dopo giorno, senza rendersene conto, Armando, con sua enorme costernazione si scopre veramente attratto dalla sua segretaria. A rubargli il cuore è il suo carattere remissivo, la sua dolcezza a letto, la sua tenerezza nei sentimenti. Ne è tanto preso da essersi quasi dimenticato la natura della sua missione, quando Betty, ascoltando una conversazione tra il suo capo e l'amico Calderòn scopre che l'hanno sempre usata, per motivi professionali.
Sconvolta, lascia il lavoro ad Ecomoda e approfittando dell'aiuto di una PR che collabora con l'azienda inizia un percorso di cambiamento, che è prima è interiore, attraverso l'accettazione di se stessa. Betty non si trasforma da rospo in cigno, come nelle migliori fiabe, ma lo fa progressivamente, migliorando il suo aspetto e non per piacere ad un uomo, ma a se stessa.
Ed è qui, che si evince la bravura del creatore di questo personaggio così quotidiano e vicino alle donne normali, che troppo spesso si tormentano, paragonandosi a modelli irrangiungibili.
Non solo Armando si innamora di lei, quando è ancora brutta, ma anche un altro affascinante personaggio, Michel Doinel, le farà una corte serratissima, mettendo in dubbio l'amore di Betty per il suo ex capo.

Betty non cambia per piacere agli uomini, ma lo fa per se stessa, per valorizzare la persona che è e per far rispecchiare all'esterno, quello che c'è nella sfera più intima di se stessa.
Il percorso si completa con la decisione di affrontare le sue responsabilità, presentandosi ai vertici di Ecomoda confessando di aver falsificato i bilanci della società per sostenere Armando, dichiarandosi disposta a cedere la nuova società, gestita da lei e dal suo amico, in cambio di un accordo. E dopo i momenti bui, arrivano quelli positivi ed è tempo per Betty di prendere una decisione: Armando con le sue debolezze o Michelle con il suo enorme fascino?

A scegliere questa volta non sarà l'ingenua e riconoscente bruttina di turno, ma il presidente di Ecomoda, una donna sicura di se, che ha imparato a valorizzarsi e soprattutto ad amarsi, indipendentemente da quello che pensano gli altri di lei.
Fernando Gaitàn ci regala un'altra figura femminile di grande fascino ed intelligenza, che ha il coraggio di perseguire i suoi sogni, pagando il prezzo della propria felicità.

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