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Além do tempo

 



Além do tempo è una telenovela brasiliana del 2015, di 161 puntate, realizzata dalla rete Globo e scritta da Elizabeth Jhin, con un tema  un po' fantasy, dove si mescolano presente e passato, con un salto temporale di ben 150 anni.
Tra gli interpreti principali troviamo:  Alinne Moraes, Rafael Cardoso, Paolla Oliveira, Ana Beatriz Nogueira, Emilio Dantas, Irene Ravache, Letícia Persiles e Júlia Lemmertz.


La storia si sviluppa in due parti.
La prima parte, ambientata nella seconda metà dell'Ottocento, nella località immaginaria di Campo Bello, racconta l'incontro di Lívia Diffiori Felipe Castellini, due giovani di ceto sociale molto diverso, che appena si vedono hanno come la consapevolezza di essersi già incontrati e di conoscersi da tempo, anche se non sanno spiegare razionalmente questo senso di appartenenza, che li porta a scoprirsi innamorati e persi, già la prima volta che s'incontrano.

È una sensazione strana, che travolge completamente Felipe, giunto a Campo Bello, al seguito della lontana parente, la potente Vitória Castellini, con cui è cresciuto, dopo la morte dei suoi genitori, e che insiste affinché dia una madre al piccolo Alex, avuto dalla sua prima moglie, sposando la bellissima e nobile Melissa.


Felipe non si oppone alla richiesta della zia, ma vive senza grande entusiasmo questa relazione e quando incontra Lívia non esita un solo istante a rompere la promessa matrimoniale, per dimostrare a quella insolita novizia, che sembra voler consacrare la sua vita a Dio, che niente e nessuno potrà dividerli.

Lívia da parte sua, pur lusingata dalla attenzioni del conte, prova a resistere all'attrazione che esiste tra loro, per rispettare il volere di sua madre, Emília Diffiori, che, vittima di una tragedia, non vuole che  Lívia ripercorra i suoi passi, venendo in contatto in qualche modo con la famiglia di suo padre, Bernardo Castellini.


L'amore tra Lívia e Felipe, però, ha la meglio e tra mille difficoltà e molti malumori, accompagnati da scandali e profondi odi, i due giovani riescono a coronare il loro sogno d'amore, ma quando tutto sembra andare per il meglio un evento tragico, più grave di quello vissuto da Emília Diffiori, si abbatte su Campo Bello segnando la vita di buona parte degli abitanti della grande tenuta e delle famiglie del popolo: una giovane nobile viene trovata sulla scogliera, trafitta da una spada, mentre due corpi abbracciati e avvinti l'uno all'altro, precipitano nelle acque del fiume sottostante, riemergendo, oramai privi di vita.


Passano 150 anni e qualcosa di particolare accade.

Tutti i personaggi che hanno vissuto la grande tragedia che ha segnato la generazione di Lívia Diffiori e Felipe Castellini si ritrovano a vivere negli stessi anni, negli stessi posti dove si è consumata l'ingiustizia e questa volta, l'angelo senza ali, Ariel, è determinato a portare un poco di giustizia in questa vita, permettendo al bene di trionfare sul male, anche se la lotta sarà dura.


Così, con una spallata, nella stazione metropolitana di Rio, fa in modo che Lívia e Felipe, reincarnatisi, incrocino nuovamente i loro sguardi, percependo ancora una volta quella strana sensazione che sembra perseguitarli: quando si sono conosciuti? Quando si sono innamorati la prima volta? Da dove nasce quel senso di appartenenza?

Sensazioni sciocche, per due sconosciuti che tornano alle loro vite, ripensando con ossessione a quell'incontro in metropolitana... Un evento che probabilmente non si ripeterà, ma il destino ancora una volta si fa beffa di loro, incrociando le loro strade, ma questa volta Lívia non è più una novizia e Felipe non è più un conte...

Nessuno dei due è libero, ma l'amore, quello sì, è rimasto lì, immortale, in attesa di spiegare le ali, quelle che Ariel spera di riconquistare, portando giustizia lì dove ce n'è stata davvero poca.


Recensione:

Prodotto ben confezionato, con un elemento fantasy gradevole e un tuffo al cuore per chi è abituato al lieto fine che, non preoccupatevi, ci sarà, ma non prima della scritta Fim!

La parte migliore di questa telenovela è la prima, dove si concentra il maggiore fascino del prodotto, per l'ambientazione storica, i paesaggi spettacolari e a volte inquietanti, il rispetto delle tradizioni e delle regole sociali, ma anche per il maggiore dinamismo della storia e per l'aspettativa di chi sa che la storia decollerà nella seconda parte.

Ecco, nel passaggio, ci sono state delle mancanze.

La prima parte termina come tutti sappiamo con una tragedia che porta un vuoto incolmabile per tutti i personaggi che si trovano a dover continuare la loro esistenza con un'assenza che pesa e che non permetterà loro di conoscere la serenità. Nel passaggio temporale, i ricordi che riemergono non soddisfano adeguatamente la curiosità dei telespettatori che dopo ottanta puntata si sono affezionati ai tanti personaggi che ruotano intorno ai protagonisti e che vorrebbero sapere come è proseguita la loro esistenza... Li ritroviamo nel 2005 con traumi legati al passato e la paura inconscia di riviverli, ma per fortuna la penna di Elizabeth Jhin ha in serbo qualcosa di diverso per loro, per non creare una copia di quanto abbiamo giù visto nella prima parte.

Nonostante tutto, per me, la sequenza più bella e interessante della telenovela resta la prima, dove la storia è meglio strutturata.

La seconda è più povera di eventi e una volta superata la curiosità per l'outfit moderno, la nuova vita dei personaggi e i rapporti che si istaurano tra loro, ci resta solo la voglia di vedere Lívia e Felipe finalmente insieme, grazie all'evoluzioni di alcuni personaggi che dimostreranno di aver imparato la lezione dal passato, permettendo alla storia di evolvere e ad Ariel di conquistare le sue ali, perché dopotutto il bene trionfa sul male e le persone che si amano possono finalmente stare insieme.

Una nota a parte meritano i primi piani dei protagonisti, spettacolari, soprattutto nella prima parte, e Rafael Cardoso (Felipe) a cavallo! Non solo bellissimo, ma bravissimo! Date un'occhiata e poi fatemi sapere!

Voto: 7/10



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